“Il lavoro è dignità e fa bene!” è questo lo slogan del progetto “Empocle”
coinvolge 17 studenti di 12 nazionalità diverse immigrati o figli di immigrati presenti in Italia, selezionati da bando pubblico, ha visto il coinvolgimento di tre prestigiosi Atenei: l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università di Roma Tre e l’Università di Messina. Diciassette gli studenti stranieri, di ben dodici diverse nazionalità che hanno partecipato al progetto (Albania, Camerun, Cina, Egitto, Marocco, Moldavia, Niger, Polonia, Romania, Togo, Tunisia e Ucraina) e che hanno realizzato una formazione e-learning e stage presso le imprese per un totale di 150 ore.
Il progetto ha raggiunto pienamente l’obiettivo di mettere in rete le competenze e le professionalità per portare avanti processi di inclusione e di “empowerment” verso l’alto. Alla cerimonia ha portato il proprio saluto e quello della città di Reggio Calabria il sindaco facente funzione, Paolo Brunetti, che ha ringraziato gli organizzatori per aver scelto la città di Reggio e la sala “Falcomatà” per l’importante manifestazione, dando la piena disponibilità per future collaborazioni.

Il presidente di “Unipromos”, Domenico Mamone, oltre ad aver illustrato le finalità sociali dell’associazione, si è soffermato sul contesto e gli scopi dell’iniziativa. “L’immigrazione in Italia non si può considerare soltanto un’emergenza ma è ormai da anni un fenomeno strutturale – ha esordito Mamone. “Per cui i cittadini immigrati, oltre ad avere esigenza di servizi in grado di facilitare loro la vita quotidiana e di favorire l’integrazione, necessitano innanzitutto di un lavoro. Per raggiungere al meglio tale obiettivo sono basilari l’orientamento e la migliore formazione, in grado di elevare le competenze trasversali verso l’alto per poter meglio affrontare le insidie professionali”.
Il responsabile e coordinatore del progetto nonché esperto di politiche attive del lavoro e di inclusione, Benedetto Di Iacovo, nell’illustrare “Empocle”, ha sostenuto che, in un Paese civile e democratico come l’Italia, la legalità è un fattore essenziale e imprescindibile per creare lavori regolari e sicuri, soprattutto per contrastare il lavoro nero ed irregolare. “Abbiamo, anche, redatto un vademecum – sottolinea Di Iacovo – che rappresenta una guida sicura per gli studenti che, una volta usciti dall’università, si accingono ad entrare nel modo del lavoro”.

Il progetto si è avvalso di un pool di collaboratori e di un comitato scientifico presieduto dal presidente dell’associazione “Unipromos”, Domenico Mamone e composto dai docenti universitari Maurizio Ballistreri (Università di Messina), Francesca Faggioni (Università di Roma Tre) e Domenico Marino (Università Mediterranea di Reggio Calabria) che, durante la cerimonia, hanno evidenziato come sia stato centrato l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti e le competenze trasversali per una migliore conoscenza del mercato del lavoro legale e regolare italiano, per un migliore accesso alle opportunità professionali e/o per lo sviluppo di forme di auto imprenditoria o per un effettivo inserimento nel mondo del lavoro dipendente, con particolare riferimento all’imprenditoria sociale, digitale e della comunicazione.

La cerimonia finale, svoltasi a Reggio Calabria, presso il salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con la solenne cerimonia di consegna degli attestati di merito e di partecipazione degli studenti coinvolti, alla presenza di un folto pubblico, ha regalato momenti di grande emozione e di orgoglio per gli studenti poiché hanno avuto la possibilità di presentare al pubblico il proprio video curriculum ed il proprio project work redatto durante il progetto. La Tunisina Allagui Awatef è stata premiata per il miglior Videocurriculum, mentre la cinese Simin Liu il miglior Project Work. Alla Ucraina Partyka Nadyia è andata la targa alla resistenza ucraina. Hanno portato il loro contributo, anche, il presidente di Enuip, ente di formazione, Nazareno Insardà, e la responsabile dell’Agenzia per il lavoro, Ylenia Ferrante. L’Evento, condotto magistralmente dalla giornalista e conduttrice, Alessandra Giulivo, è stato impreziosito da alcuni momenti musicali curati dalla soprano Maria Corso e dalla pianista Claudia Bova.
